“Ricominciamo dalla Casa” è un progetto biennale realizzato dalla Caritas Diocesana di Siracusa, finanziato con i fondi CEI 8xmille Italia 2018/2019 e gestito dall’Associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe – ONLUS (suo braccio operativo) il cui obiettivo generale è quello di contrastare il disagio abitativo nella Diocesi di Siracusa attraverso l’utilizzo della metodologia Housing First che rappresenta una recente metodologia di intervento utilizzata nell’ambito delle politiche per il contrasto alla grave marginalità basata principalmente sull’inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza dimora (PSD) in situazione di disagio socio-abitativo cronico, allo scopo di favorirne percorsi di benessere ed integrazione sociale.
Alla base del modello di intervento HF sussiste, quindi, il riconoscimento dell’abitazione come diritto fondamentale di ciascun individuo; a completamento di tale premessa si accompagnano due elementi ontologici dell’approccio HF afferenti alla dimensione individuale e ambientale.
Avere una casa significa avere la disponibilità di uno spazio adeguato a soddisfare i bisogni dell’individuo e della sua famiglia; la casa deve garantire il mantenimento della privacy e la possibilità di godere di relazioni sociali; la persona o la famiglia devono poterne disporre in modo esclusivo, avere sicurezza di occupazione e un titolo legale di godimento. L’esclusione da uno o più di questi domini configura diverse forme di povertà abitativa.
Il Progetto “Ricominciamo dalla Casa” si fonda su alcuni tra gli elementi ritenuti peculiari nei programmi HF, ovvero:
– housing choiche, ossia la possibilità per i partecipanti di scegliere la casa nella quale vivere, preferibilmente in zone ove è possibile favorire l’integrazione sociale dei soggetti presi in carico;
– orientamento al recovery, caratterizzato da una commistione sinergica di servizi rivolti al recupero ed alla riabilitazione sociale della persona: l’HF, infatti, guarda all’homelessness nella sua complessità multidimensionale di fenomeno sociale, sanitario, economico, politico e culturale;
– rispetto della libertà di scelta e auto-determinazione della persona;
– supporto dello staff/equipe nei confronti della persona (visite domiciliari, orientamento e accompagnamento presso i servizi sociali, sanitari, di collocamento lavorativo, educativi, ricreativi, ecc);
– approccio di riduzione del danno;
– gestione delle PSD scelte come target HF per tutto il tempo necessario all’acquisizione dell’autonomia;
– costituzione di un gruppo di professionisti che, a seconda del target individuato e del tipo di approccio di intervento utilizzato sia capace di predisporre percorsi integrati e transdisciplinari.
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